nessun dorma

La recita di "Madama Butterfly", prevista per il 9 luglio e già posticipata al 10, è stata annullata a causa della festa organizzata dal Comune di Roma in onore della Nazionale di calcio al Circo Massimo.
Personalmente ho già avuto modo di irritarmi per la mancanza di criterio con la quale è stato stabilito il calendario degli spettacoli: è vero che, soprattutto nel clima creato dagli ultimi avvenimenti nel mondo del calcio, non era facile prevedere un simile successo della nostra Nazionale, ma è altresì vero che -vuoi per prudenza, vuoi per scaramanzia- fissare le date delle recite in concomitanza con le partite di Coppa del Mondo (il cui calendario era già noto all'inizio dell'anno) è stata una mossa che non commento per rispettare la richiesta del blogger.
D'altronde aggiungo che il Teatro dell'Opera, a mio parere, dovrebbe pretendere che il Comune di Roma rifonda, almeno in parte, la perdita economica causata dalla cancellazione della recita del 10 luglio. La scelta del Circo Massimo, quale sede per i festeggiamenti, ha reso impossibile il normale svolgimento del programma di Caracalla e di questo non si possono certo accusare i vertici del Teatro dell'Opera. Veltroni avrebbe potuto dirottare gli entusiasti tifosi su Tor Vergata o su qualunque altra "location" che non interferisse con l'attività del Teatro dell'Opera o di altre manifestazioni dell'Estate Romana. Ma ciò non è avvenuto. Quali che siano le cause delle scelte fatte in Campidoglio, non è accettabile che il nostro teatro accetti di pagare a caro prezzo la leggerezza altrui.