09 novembre, 2006

 

IL MAGICO CILINDRO dell'ANFOLS

Cari colleghi abbiamo pubblicato il documento unitario di Ottobre perchè già contiene secondo noi le risposte che dovremo dare all'Anfols nel prossimo incontro (che non ci dovrebbe neanche essere) sul rinnovo del CCNL....Magari gliele scriviamo in un documento simmetrico al loro, che non sarebbe male...
Procediamo con ordine: A un certo punto del mese di Luglio il neoministro Rutelli annunciò un mini-reintegro del FUS di 18 milioni di euro per tamponare l'emergenza, si affrettò però a precisare che tale cifra sarebbe stata erogata solo a fronte del rinnovo del contratto, cioè di una sua "modernizzazione", cioè un suo peggioramento. Un ricatto apparentemente per i Sovrintendenti, in realtà diretto ai lavoratori...ovvero un assist.
Vale a dire che il nuovo governo come il precedente pensa che COSTIAMO TROPPO (noi dipendenti, non la mafia dei teatri...).
Alla ripresa autunnale, dopo i rientri dalle varie attività estive e tournèe i sindacati nazionali hanno convocato (era ora) un attivo unitario delle Fondazioni Lirico Sinfoniche (cioè senza cinema, circo equestre, prosa, doppiatori ecc...ecc...ecc...) a Roma, dove i delegati dei territori, non senza una porca fatica, hanno ottenuto un documento finale, quello che potete leggere nel precedente post, dove finalmente si chiede l'abrogazione dell'Asciutti, seppure detto in termini sempre un pò criptici.
Pochi giorni dopo la pubblicazione di questo documento, i confederali CGIL-CISL-UIL sono stati ricevuti dalla Commissione cultura del Senato alla presenza di Asciutti in persona e della Presidente, on.Vittoria Franco per la classica "audizione" delle "parti sociali" sui problemi specifici del settore e sono stati capaci di NON NOMINARE NEMMENO L'ABROGAZIONE DELL'ASCIUTTI.... misteri dell'azione sindacale....Dopo questo L'Anfols ha convocato una prima riunione del tavolo del CCNL dove ci si è scambiati la seguente informazione:
SINDACATO: Dovete darci i soldi del biennio economico scaduto da due anni, se fate i bravi, dopo questo apriamo la discussione sul rinnovo della parte normativa...
ANFOLS: Fateci pensare....rivediamoci il 6 novembre e vi daremo una risposta...
Nel frattempo l'Anfols aveva rinnovato le sue cariche e i suoi organismi escludendo dai ruoli che contano tutti i Sovrintendenti che capiscono qualcosa di Teatro e sono dissidenti rispetto alla linea ex Vergnano, ora Di Benedetto preparandosi così manganelli e olio di ricino per ridurre alla ragione questi lavoratori privilegiati e rissosi.
Il sei Novembre è arrivato ed ecco il dialogo:
ANFOLS: col ca....che vi diamo i soldi che vi dobbiamo, se li volete dovete voi darci qualcosa di molto grosso, cioè il didietro dei vostri iscritti servito su un bel palcoscenico d'argento e magari noi in cambio vi facciamo fare festa con i fondi pensione... ora vi spieghiamo come.
A questo punto dal magico cilindro dell'Anfols esce una notina...una traccetta di lavoro... che si intitola:
Temi che DOVRANNO essere oggetto di esame e confronto sindacale in sede di trattative di rinnovo contrattuale per la disciplina normativa dei rapporti di lavoro del personale dipendente delle Fondazioni lirico-sinfoniche.
ECCO IL TESTO INTEGRALE:
1.Adozione di nuovi moduli organizzativi tesi alla eliminazione delle esistenti rigidità contrattuali ed al perseguimento delle migliori condizioni di produttività, competitività, e qualità dell'attività produttiva.Definizione dei criteri di articolazione dell'orario di lavoro ai sensi della L.66/2003
2.Individuazione di nuove forme occupazionali e rimeditazione di quelle esistenti al fine di assicurare l'ottimale utilizzazione del personale nel rispetto delle ineliminabili esigenze artistiche delle Fondazioni e della professionalità dei lavoratori.
3.possibile revisione dei criteri organizzativi delle prestazioni lavorative ai fini di una corretta affermazione dei principi di flessibilità e fungibilità delle mansioni
4.riesame dei vigenti accordi in materia di verifiche professionali e di autorizzazioni allo svolgimento di attività di lavoro autonomo o professionale.
5.verifica degli accordi integrativi aziendali in essere ed individuazione delle materie e degli istituti oggetto di possibile trattativa nelle future pattuizioni aziendali.
6. rivisitazione dell'istituto degli organici funzionali e del sistema delle "alternanze".
7.agibilità del ricorso a forme di esternalizzazione produttiva nel rispetto delle vigenti norme di tutela e nella confermata attenzione alla esigenza dell'ottimizzazione delle capacità produttive interne.
8. individuazione di possibili schemi operativi in tema di previdenza complementare nel contesto del nuovo quadro legislativo in materia
9. riesame di una serie di istituti normativi contrattuali di cui la passata esperienza applicativa ha dimostrato la necessità di una adeguata revisione (trattamento di malattia, infortuni sul lavoro, diritto di precedenza, per i contratti a termine delle categorie artistiche, mutamento di mansioni, trasferte, strumenti speciali ed affini ecc....)
Ora, il sindacato ha ricevuto nelle proprie mani questo cumulo di ...bè vedete voi...e, senza fissare un nuovo incontro e senza rompere i rapporti (mosse per una volta accettabili) si è alzato e se ne è andato.
Il prossimo Lunedì 13 Novembre è convocato a Roma un nuovo attivo Nazionale unitario per decidere il da farsi e il da dirsi.
Sarà il caso di esserci in massa, nel frattempo una sola decisione sensata ci sembra campeggi solitaria in questo deserto dei Tartari : teniamoci quello che abbiamo!!!!! E se loro vogliono i diciotto milioni si ripresentino più....preparati.

 

Documento del coordinamento Nazionale Unitario di Ottobre



Roma 6 Ottobre ’06

ORDINE DEL GIORNO

Il Coordinamento Nazionale Unitario dei lavoratori delle Fondazioni lirico Sinfoniche nell’incontro del 6 ottobre c.a. ha esaminato la situazione del settore alla luce delle novità intervenute sia in materia di Legge di Bilancio che contrattuale.
A fronte delle prime notizie relative alla Legge Finanziaria 2007 il Coordinamento registra un apprezzabile inversione di tendenza, già avvertita nella manovra correttiva ai conti dello Stato del luglio scorso, per quanto attiene alle risorse destinate al FUS, che lo riporterebbe, gradualmente, entro il 2009, a superare i 540 milioni di euro.
Permane la non positività della impostazione generale della Legge di Bilancio che inibendo i trasferimenti alle Autonomie Locali potrebbe ingenerare tagli alla Produzione e fruizione Culturale a livello decentrato.
I segnali incoraggianti in materia di risorse sono, però, offuscati da una serie di scelte politiche, non condivise, quali una diversa rimodulazione delle aliquote di riparto all’interno del FUS, penalizzante per le Fondazioni e una inaccettabile finalizzazione delle medesime subordinate alla negoziazione normativo-salariale del CCNL.
Sul versante contrattuale, il coordinamento, pur rimarcando l’eccezionalità degli slittamenti negoziali, prende atto della disponibilità manifestata dall’ANFOLS in merito al confronto, programmato per il 13 p.v., per il rinnovo del biennio economico2004/05.
Permane, in tutta la sua negatività, la legge 43/2005 in quelle parti invasive delle prerogative negoziali che condizionano pesantemente le agibilità contrattuali, e impediscono l’apertura del tavolo per il rinnovo normativo-salariale ; inoltre vanno tempestivamente rimossi gli impedimenti alla messa a regime e al rispetto delle piante organiche approvate dal Ministero.
Relativamente a ciò sollecitiamo le forze politiche ad assumere tempestivamente le necessarie iniziative parlamentari utili a superare le distorsioni introdotte da tale provvedimento.
Il Coordinamento, a tal proposito, per le nostre prerogative sollecita le Segreterie Nazionali ad attivare stringenti percorsi istituzionali per modificare la su indicata legge in tutte quelle parti interferenti e di dubbia costituzionalità e ad attivare, superando la reticenza sin oggi dimostrata dal Ministro, un tavolo di confronto con il Dicastero dei Beni e delle Attività Culturali teso a ricercare soluzioni idonee ad una crisi di settore che, in termini economici, oramai rasenta un indebitamento consolidato di circa 120 milioni di euro complessivi e si appresta a chiudere l’esercizio 2006 con ulteriori notevoli aggravi, che in modo plastico dimostrano l’inefficacia della Legge 43/05.

Il coordinamento, inoltre stigmatizza l’urgenza della convocazione di un tavolo interministeriale per affrontare l’annosa problematica previdenziale dei tersicorei.
Occorre contrastare il progetto, ormai palese, della chiusura dei corpi di ballo e non permettere la morte dell’attività di danzatore come professione.
Permane l’obiettivo di evitare la colonizzazione culturale basata sullo sfruttamento estremo di artisti non tutelati a solo vantaggio di impresari – agenti e direttori artistici.
A fronte di tutto ciò, il Coordinamento concorda sull’urgenza di attivare una forte iniziativa nazionale dell’intero mondo dello spettacolo da tenersi a Roma, nella seconda decade di novembre, per la cui convocazione e attuazione da mandato alle Segreterie Nazionali.

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