09 novembre, 2006

 

Documento del coordinamento Nazionale Unitario di Ottobre



Roma 6 Ottobre ’06

ORDINE DEL GIORNO

Il Coordinamento Nazionale Unitario dei lavoratori delle Fondazioni lirico Sinfoniche nell’incontro del 6 ottobre c.a. ha esaminato la situazione del settore alla luce delle novità intervenute sia in materia di Legge di Bilancio che contrattuale.
A fronte delle prime notizie relative alla Legge Finanziaria 2007 il Coordinamento registra un apprezzabile inversione di tendenza, già avvertita nella manovra correttiva ai conti dello Stato del luglio scorso, per quanto attiene alle risorse destinate al FUS, che lo riporterebbe, gradualmente, entro il 2009, a superare i 540 milioni di euro.
Permane la non positività della impostazione generale della Legge di Bilancio che inibendo i trasferimenti alle Autonomie Locali potrebbe ingenerare tagli alla Produzione e fruizione Culturale a livello decentrato.
I segnali incoraggianti in materia di risorse sono, però, offuscati da una serie di scelte politiche, non condivise, quali una diversa rimodulazione delle aliquote di riparto all’interno del FUS, penalizzante per le Fondazioni e una inaccettabile finalizzazione delle medesime subordinate alla negoziazione normativo-salariale del CCNL.
Sul versante contrattuale, il coordinamento, pur rimarcando l’eccezionalità degli slittamenti negoziali, prende atto della disponibilità manifestata dall’ANFOLS in merito al confronto, programmato per il 13 p.v., per il rinnovo del biennio economico2004/05.
Permane, in tutta la sua negatività, la legge 43/2005 in quelle parti invasive delle prerogative negoziali che condizionano pesantemente le agibilità contrattuali, e impediscono l’apertura del tavolo per il rinnovo normativo-salariale ; inoltre vanno tempestivamente rimossi gli impedimenti alla messa a regime e al rispetto delle piante organiche approvate dal Ministero.
Relativamente a ciò sollecitiamo le forze politiche ad assumere tempestivamente le necessarie iniziative parlamentari utili a superare le distorsioni introdotte da tale provvedimento.
Il Coordinamento, a tal proposito, per le nostre prerogative sollecita le Segreterie Nazionali ad attivare stringenti percorsi istituzionali per modificare la su indicata legge in tutte quelle parti interferenti e di dubbia costituzionalità e ad attivare, superando la reticenza sin oggi dimostrata dal Ministro, un tavolo di confronto con il Dicastero dei Beni e delle Attività Culturali teso a ricercare soluzioni idonee ad una crisi di settore che, in termini economici, oramai rasenta un indebitamento consolidato di circa 120 milioni di euro complessivi e si appresta a chiudere l’esercizio 2006 con ulteriori notevoli aggravi, che in modo plastico dimostrano l’inefficacia della Legge 43/05.

Il coordinamento, inoltre stigmatizza l’urgenza della convocazione di un tavolo interministeriale per affrontare l’annosa problematica previdenziale dei tersicorei.
Occorre contrastare il progetto, ormai palese, della chiusura dei corpi di ballo e non permettere la morte dell’attività di danzatore come professione.
Permane l’obiettivo di evitare la colonizzazione culturale basata sullo sfruttamento estremo di artisti non tutelati a solo vantaggio di impresari – agenti e direttori artistici.
A fronte di tutto ciò, il Coordinamento concorda sull’urgenza di attivare una forte iniziativa nazionale dell’intero mondo dello spettacolo da tenersi a Roma, nella seconda decade di novembre, per la cui convocazione e attuazione da mandato alle Segreterie Nazionali.

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